Aspetti neurobiologici e neurocognitivi del Disturbo Antisociale di Personalità: un aggiornamento.
Abstract
Tale breve articolo si propone di fornire un aggiornamento sugli aspetti neurobiologici e neurocognitivi del Disturbo Antisociale di Personalità (DAP), attraverso una rassegna ragionata di studi reperiti nelle banche dati Medline e PsychInfo, aggiornate al Dicembre 2009.
Il DAP è caratterizzato da un disprezzo patologico del soggetto per le regole della società, da comportamento impulsivo, dall’incapacità di assumersi responsabilità e dall’indifferenza nei confronti dei sentimenti altrui. I criteri diagnostici del DSM IV-TR (American Psychiatric Association, 2000), che si applicano solo a soggetti maggiorenni, includono: la presenza di un Disturbo della Condotta con esordio precedente ai 15 anni; l’incapacità di conformarsi alle norme sociali per quanto riguarda il comportamento, con ripetersi di condotte suscettibili di arresto; disonestà, cioè il soggetto mente, usa falsi nomi, truffa gli altri; impulsività o incapacità di pianificare; irritabilità e aggressività; inosservanza della sicurezza propria e degli altri; irresponsabilità, cioè incapacità di far fronte a obblighi finanziari o di sostenere un'attività lavorativa con continuità; mancanza di rimorso. Questi aspetti del comportamento antisociale non devono manifestarsi esclusivamente durante il decorso della schizofrenia o di un episodio maniacale, ma essere caratteristiche comportamentali stabili del soggetto.
Il DAP è caratterizzato da un disprezzo patologico del soggetto per le regole della società, da comportamento impulsivo, dall’incapacità di assumersi responsabilità e dall’indifferenza nei confronti dei sentimenti altrui. I criteri diagnostici del DSM IV-TR (American Psychiatric Association, 2000), che si applicano solo a soggetti maggiorenni, includono: la presenza di un Disturbo della Condotta con esordio precedente ai 15 anni; l’incapacità di conformarsi alle norme sociali per quanto riguarda il comportamento, con ripetersi di condotte suscettibili di arresto; disonestà, cioè il soggetto mente, usa falsi nomi, truffa gli altri; impulsività o incapacità di pianificare; irritabilità e aggressività; inosservanza della sicurezza propria e degli altri; irresponsabilità, cioè incapacità di far fronte a obblighi finanziari o di sostenere un'attività lavorativa con continuità; mancanza di rimorso. Questi aspetti del comportamento antisociale non devono manifestarsi esclusivamente durante il decorso della schizofrenia o di un episodio maniacale, ma essere caratteristiche comportamentali stabili del soggetto.
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Rivista di Psicologia Clinica. Teoria e metodi dell'intervento
Rivista Telematica a Carattere Scientifico Registrazione presso il Tribunale civile di Roma (n.149/2006 del 17/03/2006)
ISSN 1828-9363